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Scritture Sacre e Scienze

 

di P. Roossens

Se è vero che Dio è Creatore dell'Universo con tutto quello che esso contiene, con le leggi che lo reggono, la scienza deve necessariamente essere religiosa ed avere dei fondamenti divini. È una verità lapalissiana. Tuttavia, da alcuni decenni, si pretende che, se la Chiesa ha ricevuto l'ordine di essere la custode della Fede rivelata, deve però lasciare agli scienziati la cura di spiegare la realtà delle cose.

Ma questo significa dimenticare che Mosè ha scritto su ordine di Dio e che l'autore sacro inizia questo libro, divenuto poi voluminoso, con una frase che contiene una nozione altamente scientifica: "All'inizio Dio creò il cielo e la terra".

Il Papa Pio XII, nell'enciclica Humani Generis, ha dichiarato che: "…gli 11 primi capitoli della Genesi… appartengono al genere storico in senso vero, che gli esegeti dovranno studiare ancora e determinare".

Gli antichi Dottori della Chiesa non si erano ingannati. Molti di loro, come anche alcuni esegeti del nostro tempo, hanno trovato nei versetti della Bibbia, o nella traduzione della Vulgata, delle spiegazioni scientifiche della Creazione, molto diverse, e anche matematiche. Sant'Agostino, per esempio, dà un significato ad ogni cifra e numero presenti nel racconto della creazione, mostrando così la perfezione che Dio vi ha messo perché l'uomo possa riconoscere Chi è il vero Autore. Dio ha voluto rivelare così i fatti della sua Creazione. Egli è l'autore della Bibbia e Mosè era il Suo scriba obbediente ed erudito. Dio, per essenza, non può ingannarsi, dunque TUTTO il testo deve essere esatto ed esente da errori, anche scientifici, Giacchè Dio non può mentire o ingannare. D'altronde la Chiesa ha sempre considerato l'A.T. come ispirato al pari dei Vangeli. Ed il Vaticano I° ha corroborato il Concilio di Trento che aveva dichiarato che le Sacre Scritture non possono contenere nessun difetto o errore giacchè il loro autore è Dio stesso.

Ma… giacchè un MA c'è… Da qualche tempo -e molti studiosi vi hanno dedicato degli studi approfonditi- dei Rabbini e dei Cristiani ammettono che si è persa la vera lettura delle Sacre Scritture. Essi non hanno più la certezza che la lingua nella quale ha scritto Mosè sia quella che, i Giudei prima e la Chiesa Cattolica poi, hanno preteso essere l'ebraica. Da lungo tempo la Chiesa Cattolica aveva del resto imposto la Vulgata latina come testo di base al fine di parlare un linguaggio comune e chiaro. La traduzione era stata fatta a partire dall'ebraico perché la Bibbia era stata scritta con quei caratteri. Ciò non ha fatto che aggravare oggi la scissione tra teologia e scienza, giacchè, sempre più, la scienza laica pretende di imporre delle teorie che contraddicono le Scritture. La maggior parte dei cattolici ignora che, ancora oggi, gli ebraicizzanti disputano tra loro per sapere come leggere certi versetti: si contano più di 1800 punti oscuri. Ma Dio è semplice e non vuole complicazioni. Sono gli uomini che rendono difficile ciò che non lo è.

È dunque con una grande fiducia in Dio che possiamo affermare che deve esserci:

Una scienza spiegata dalle Scritture
e
Una conferma delle Scritture dalla Scienza.

Affermazione senza fondamento? … Noi non lo crediamo.

Dopo 20 anni di lettura delle opere di Fernand Crombette, dopo le oneste critiche di specialisti e di studiosi, -spesso diffidenti all'inizio- dopo aver preso conoscenza delle scoperte più recenti e dopo aver sentito criticare la scienza ufficiale sia dall'interno che dall'esterno, possiamo dire che siamo alla vigilia del giorno voluto da Dio, giorno in cui l'esattezza "scientifica" della Bibbia potrà essere dichiarata tale e accettata da tutti.

Fino ad oggi, la Chiesa si è messa sulla difensiva davanti agli attacchi ripetuti della scienza laica. Così essa non osa più prendere a suo carico la verità totale, dunque anche quella scientifica, della Bibbia.

Perché?

Perché, come per i geroglifici egiziani, cretesi ed ittiti, la Bibbia è stata "mal letta". Si è voluto leggerla in ebraico perché le caratteristiche sono ebraiche. Noi non riprenderemo qui la spiegazione data dal "cattolico francese", misconosciuto e guardato con diffidenza "ma ancora per poco" dagli esegeti seri costretti a un'obbedienza che noi certamente comprendiamo, soprattutto in questi tempi di "falsi profeti" promotori di tesi che non hanno più nessun rapporto con la Rivelazione e la Tradizione.

Al contrario, F. Crombette, che -ricordiamolo- ha sempre voluto rimanere un figlio obbediente della Chiesa, non a parole ma in atti, "ha ricevuto più che probabilmente la Grazia" di comprendere il modo adeguato di leggerne il Testo.

Ma anche a lui , che pure ha intravisto la Terra Promessa di una scienza in perfetto accordo con la Bibbia e in armonia completa con Dio, non è stato dato di raggiungere l'epoca alla quale tanto aspirava. È rimasto sulle rive del Giordano …

Ma lui ormai conosce la vera Vita, mentre il CESHE deve ancora battersi, con l'aiuto di Dio e con le nostre preghiere, per la spiegazione del suo metodo e per farlo accettare, affinché la Chiesa di domani possa estrarre tutta la linfa del Libro di Mosè.
Partendo dalla "traduzione" di un solo versetto dei Salmi, FC ha intrapreso un lavoro di ricerca che si sarebbe concluso con un'opera durata 35 anni.

In effetti, il versetto 12 del Salmo73 dice: "Ma Dio, nostro Re, da prima dei secoli, ha operato la Salvezza al centro della Terra".

Ne deduce che Gerusalemme ha dovuto trovarsi al centro di un continente unico. Con le sue ricerche fatte in Università e Biblioteche, soprattutto a Grenoble, egli ritrova effettivamente, senza far torto né alla scienza né alla logica, il continente unico al quale tutte le civiltà Antiche hanno creduto.

Questo continente, ricostruito, ha la forma di una rosa sbocciata a 8 petali, che, da sola, prova già che la formazione della Terra deve essere l'opera di un Creatore intelligente. E … Gerusalemme, si trova proprio al centro geometrico di questo fiore, pur non essendo egli partito da questo centro per fare la sua ricostruzione bensì dalle isole Falkland (Malvine) nel sud-Atlantico. Questo continente unico è stato "smembrato" al Diluvio il quale è stato proprio Universale. FC ne descrive il meccanismo e ne ritrova le tracce nel fondo degli oceani.

Terminato questo lavoro ed essendo ora in pensione FC si chiede se, anche qui, i dati biblici concordano con la storia dell'Egitto. La scienza laica cercava in effetti di provare che la Bibbia non dava una cronologia credibile. Leggendo però i geroglifici diversamente da Champollion, egli riuscì, con una logica incredibile e ferrea, a ritrovare una storia egiziana concordante questa volta con quella delle Scritture.

Noi tralasceremo qui tutti i dettagli di questo studio dell'Antichità (Egitto, Ittiti, Creta, Assiria) di circa 10000 pagine. Ma un giorno, decrittando un sigillo cretese, egli si rende conto che la Bibbia poteva "essere letta" senza dubbio anche in un modo diverso da quello comunemente ammesso! E ne resta profondamente turbato.

In effetti, il suo metodo (che scopre grazie al suo studio approfondito dell'Egitto e particolarmente del periodo del Medio Impero in cui Giuseppe esercita il suo potere alla corte del Faraone Apophis Khyan) lo andrà a proporre alla Chiesa perché essa lo studi, lo critichi e dia il suo verdetto. Questo metodo gli permette di scoprire, fin dai primi versetti della Genesi, delle "realtà scientifiche" alle quali gli scienziati non sono abituati … e che sarà loro difficile sottoscrivere. Altre sono sconvolgenti e noi le studieremo con l'aiuto dei nostri consiglieri scientifici, tutti di alto livello universitario. Esse concernono l'Asronomia (geocentrismo o eliocentrismo), la Paleontologia (evoluzionismo o creazione), la materia, la Fisica, etc…

Molte delle ricerche fatte da Crombette possono scioccare gli eruditi giacchè la scienza ufficiale non insegna più ormai che le tesi atte a discreditare la Scrittura. L'opera di FC mostra al contrario che essa dice il vero, anche nel dominio scientifico.

Lungi da noi comunque la pretesa che tutta la sua opera sia esatta: è pur sempre un'opera umana.

Questo lavoro di una vita fu fatto per Dio. Starà a Lui rendere permeabili a quest'opera, se lo vuole, le anime consacrate. Essa sarà loro molto utile per difendere la Fede in "ogni circostanza". Non è "la pozione magica" ma "un'arma" messa a loro disposizione per la conquista delle anime.

Ceshe 1999 -