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Dalla rivista Science et Foi – anno 1997

L' EVOLUZIONE SPONTANEA É POSSIBILE ?

Dr. Karel F. Gunning

Il Dottor Gunning, che presiede la "Federazione Internazionale dei Medici che rispettano la vita umana" (40.000 aderenti) ci scrive:

Riferendomi al bollettino "Scienza e Fede" n° 42, 4° trim. 1996, vi invio la traduzione francese di un articolo che ho scritto qualche anno fa in olandese:

* * *

Io vorrei distinguere tra un'evoluzione spontanea (evoluzione per puro caso), un'evoluzione guidata (evoluzione come espressione di un'influenza divina(1), e una creazione (in cui ogni specie è stata una creazione originale, espressa nel DNA del primo zigote di questa specie).

A mio avviso, se il Papa stima che l'evoluzione è "più che un'ipotesi", ciò non vuol dire che l'evoluzione è stata provata. Come cercavo di spiegare nel mio articolo, la teoria dell'evoluzione spontanea è facile da "falsificare" (dimostrandone l'inesattezza). Si può certamente dare degli argomenti in favore di questa teoria, ma bisogna respingerla, poiché una sola falsificazione basta per rigettare una teoria.

Per contro, l'evoluzione guidata resta possibile: essa non è falsificata, ma nemmeno provata. Tutti gli argomenti in favore dell'evoluzione spontanea sono ugualmente validi per una evoluzione guidata. Questo giustifica, forse, che si parli di una "teoria che è più di un'ipotesi".

Ma se si accetta l'esistenza di un Creatore, la teoria della creazione (creazione dei primi zigoti di ciascuna specie) è molto più logica e verosimile di quella dell'evoluzione. Ho l'impressione che essa è anche più conforme alla Scrittura (creazione degli esseri viventi, ciascuno secondo la sua specie; Genesi 1,20, ecc).

Da quando conosciamo la struttura del DNA (la materia genetica, l'acido desossiribonucleico), è pressocchè impossibile credere che vi sia stata un'evoluzione spontanea degli esseri viventi. Evoluzione "spontanea" vuol dire che i primi rappresentanti di una specie sono stati formati per caso, partendo dalla materia genetica di un'altra specie.

Per sopravvivere, ciascun essere vivente ha bisogno di un gran numero di molecole di proteine differenti (3.000 per il colibacillo). Una molecola di proteina si compone di una lunga catena di amminoacidi (numero medio di amminoacidi per molecola di proteine: 400). Vi sono 20 tipi diversi di amminoacidi. Chiamiamoli 1, 2, ...20. Perché una molecola di proteina possa funzionare come si deve, deve avere la sua forma specifica esatta che è determinata dall'ordine di successione dei differenti amminoacidi nella catena di questa molecola.

La materia genetica (DNA) contiene il messaggio che indica, per ciascun tipo di proteina, in che ordine gli amminoacidi devono essere accomodati perché questa proteina abbia la giusta forma per funzionare bene. Il DNA si compone di 4 elementi diversi (basi), che anch'essi formano una lunga catena. Chiamiamoli A, B, C, e D. Essi funzionano come i caratteri di un alfabeto a 4 lettere. Quando una nuova molecola di proteine è formata, una combinazione di 3 lettere nel DNA, come ABC o DAB, indica che un certo amminoacido deve essere aggiunto alla catena di questa molecola. Diciamo che la combinazione ABC corrisponde all'amminoacido 1, e che l'amminoacido 5 corrisponde alla combinazione CAD. Allora la sequenza ABCCAD nella catena del DNA indicherà che gli amminoacidi 1 e poi 5, devono essere aggiunti alla catena della molecola di proteina che si forma. Se vi è un solo errore nella composizione del DNA, il risultato è che a un certo punto nella catena si trova un amminoacido cattivo. La molecola di proteina non avrà dunque la forma corretta e non potrà funzionare come dovrebbe. Se si tratta di una proteina indispensabile, l'essere vivente morrà.

Poiché servono 3 "basi" (lettere del DNA) per ciascun amminoacido che deve essere aggiunto, la catena del DNA necessaria per costruire una molecola media di proteina a 400 amminoacidi, deve contenere almeno 1200 lettere, ciascuna nella posizione corretta. Supponiamo che il primo rappresentante di una specie si sia formato per puro caso. Il messaggio a 1200 lettere DNA per la costruzione di una molecola di proteine a 400 amminoacidi, si è dunque formato per caso. Vi sono 4 lettere diverse. La possibilità che la prima lettera sia quella buona è 1 su 4. La possibilità che le 2 prime lettere siano giuste è 1 su 16 (1 su 4 alla potenza 2). La possibilità che le 3 prime lettere siano giuste è 1 su 64 (1 su 4 alla potenza 3). La probabilità che tutte le 1200 lettere siano corrette per puro caso è 1 su 4 alla potenza 1200, il che è un numero di oltre 500 cifre. Questo è possibile in teoria, ma fuori questione in pratica. E anche se ciò fosse avvenuto una volta per puro caso, avremmo avuto il DNA per costruire un solo tipo di molecola di proteina, mentre un essere umano si compone di 8 miliardi di lettere!... Si sono ordinate per puro caso?

Ecco perché un'evoluzione spontanea, cioè un'evoluzione aleatoria, dev'essere considerata come impossibile. Per contro, ciò che resta concepibile è un'evoluzione guidata, il che significa che le sequenze portatrici del messaggio genetico nel DNA sarebbero l'espressione di uno Spirito potente ed efficace. Il messaggio per la formazione di ciascuna specie sarebbe allora scritto in caratteri DNA nella prima cellula del primo rappresentante di questa specie, non per caso, ma per un'influenza spirituale efficace, influenza che è generalmente chiamata "Dio Creatore".

Un Creatore onnipotente sarebbe certamente capace di utilizzare per questo fine il processo di un'evoluzione. Ma noi, uomini deboli, non abbiamo bisogno di utilizzare delle parti di un modello di vettura esistente per costruire un modello nuovo. Perché un Creatore dovrebbe utilizzare il DNA di una scimmia per creare l'uomo? Non è molto più logico supporre che il primo zigote umano fu una creazione del tutto nuova, come lo era stata la prima cellula vivente?


1 - Voi esprimete la stessa idea in fondo alla pag. 4: "Dio, onnipotente, potrebbe certo aver creato l'uomo per mezzo di un processo evolutivo!"

Ceshe 1999 -