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L'opera di FERNAND CROMBETTE
Evidentemente qui non possiamo che farne un riassunto succinto
data la complessità dell'opera (parte della quale è scaricabile
da questo sito e il resto acquistabile dal CESHE-France).
L'opera di FC è di interesse generale. Armato di una
fede granitica, persuaso dell'inerranza biblica ma animato anche
da un'umiltà non comune, tanto da voler restare sconosciuto,
prenderà poco a poco, come base di riflessione e di ricerca,
SENZA SAPERE DOVE CIÒ LO AVREBBE PORTATO, quello che insegnano
le Sacre Scritture, mettendo da parte, almeno provvisoriamente,
giacchè a priori non le rifiuta né le nega, le
ipotesi scientifiche che affermano il contrario, spesso, del
resto, per i bisogni di una causa raramente confessata ma che
non lascia alcun dubbio se guardiamo alla documentazione che
oggi conosciamo. In questo, egli era fedele a quanto diceva l'Enciclica
PASCENDI di S. Pio X.
FC non ha inventato niente, non ha posto nessun postulato, non
ha costruito nessun sistema e non ha voluto nessuna ipotesi -se
non quella che la « Bibbia ha detto il vero »-.
Non ha avanzato nulla a caso, non ha mai affabulato o barato.
Egli constata, cerca, verifica, mette insieme: metodo puramente
e realmente scientifico.
È così che, senza volerlo, troverà il legame
esatto tra la Storia, la Scienza e il dato Rivelato. Tutto il
resto seguirà, senza sapere mai prima dove il suo studio
lo porterà, essendo lui il primo ad essere sbalordito
e meravigliato delle sue scoperte.
Lo interpella l'affermazione del versetto di un Salmo: "...
Ma Dio, nostro Re, da prima dei secoli, ha operato la Salvezza
al centro della Terra" (Sal. 73, 12) e ne resta scioccato!
Conclude che, se la Bibbia dice il vero, Gerusalemme dev'essere
considerata come il centro del mondo non solo in senso figurato,
ma soprattutto reale.
FC si lascia tentare da questa tesi e si mette all'opera. Cerca
e si lancia in un lavoro titanico: la Geografia… che più tardi
chiamerà Divina. Ignaro dell'enormità delle investigazioni
che dovrà fare, delle carte da studiare e da produrre,
pensava di fermarsi una volta terminato questo primo studio,
ma la conferma della verità di questo semplice versetto
del Salmo lo spingerà ad interessarsi all'egittologia
ed a ben altri temi...
Bisogna comprendere che, contrariamente a molti filosofi, ricercatori
e scienziati (pensiamo agli eresiarchi, ai "creatori di
sistemi religiosi", filosofici, scientifici, le cui tesi
riposano spesso sul fatto che vogliono vedere la realtà come
vorrebbero che fosse: puro idealismo intaccato spesso di nominalismo!),
in breve, ai nemici della Verità a qualunque livello si
trovino, FC non ha voluto creare niente di nuovo.
Non si è mai presentato come « maestro di pensiero… »,
del resto non aveva né discepoli né seguaci e ancor
meno accoliti. Per lui contava solo la difesa della Chiesa e
la Gloria di Dio, fortemente attaccate alla sua epoca senza risparmio
di mezzi.
Soprattutto, comprendendo che « molte scoperte scientifiche
del suo tempo » avevano per finalità il rigetto
della Verità Rivelata e con ciò stesso l'indebolimento,
addirittura l'annientamento dell'insegnamento del Magistèro,
egli parte… solo… in crociata!
Talvolta, davanti alle difficoltà dell'impresa, potrà dubitare,
scoraggiarsi, non capire -lo sà chi l'ha conosciuto- ma,
poichè per lui Dio non può sbagliarsi, persiste
con l'aiuto dello Spirito Santo, della preghiera e, bisogna dirlo,
anche della Provvidenza, che avrà un grande ruolo nel
suo lavoro. Finalmente, sorpreso, spesso stupefatto, egli trova,
e può allora spiegare, dedurre… e continuare, mai
completamente soddisfatto, e soprattutto dire come tutto è semplice,
se si accetta il piano di Dio.
Una particolarità della sua opera è il fatto che
ogni studio andrà a completarsi nelle redazioni delle
opere successive. É così che può correggere
e migliorare degli elementi lasciati talvolta in sospeso o non
abbastanza chiariti. Sarà soprattutto così dopo
le sue ricerche sull'Egitto e su Creta, ma con delle correzioni confermative … che
verranno solamente 20 anni dopo!
Ne riparleremo dopo perché, soprattutto per ciò che
riguarda l'Esegesi e la Genesi, i suoi studi più controversi
vengono, contrariamente a quel che tutti possono credere, ALLA
FINE DEL SUO LAVORO, ciò che avrebbe potuto -se fosse
avvenuto il contrario- indicare un a-priori. I suoi studi esegetici,
al contrario, sono un risultato e non un postulato.
Ecco perché è importante sottolineare che questa
parte dei suoi studi e IL METODO hanno fatto
scorrere molto inchiostro (che non è probabilmente finito)
e suscita molte polemiche e anche delle accuse, dei processi
di intenzione la maggior parte dei quali non sono affatto fondati.
Si può prendersela e fustigare solo quel che si conosce
bene, il che non è quasi mai avvenuto da parte degli avversari
esterni alla nostra Associazione. Si parte da un'affermazione
senza vedere o anche semplicemente studiare il contesto… e
si giudica!
Il percorso di FC rappresenta un processo logico, certo inserito
nel contesto della sua epoca, il che spiega il suo modo di esprimersi
talvolta esagerato ed alcuni suoi atteggiamenti, etc., ma al
di là dello shock che può rappresentare quello
che afferma, bisogna pur ammettere che i risultati sono ammirevoli
e che permettono di consolidare il primato assoluto di ciò che
abbiamo di più caro, cioè il ristabilimento della
Verità e la difesa della Chiesa istituita da Gesù Cristo,
dai suoi Apostoli e poi dai Papi.
A titolo di esempio, noi riprenderemo unicamente la quintessenza
dei lavori che fanno o potrebbero fare attualmente polemica,
sia tra i nostri membri che, più in generale, all'esterno
del CESHE. Queste polemiche vertono essenzialmente su alcune
domande di ordine scientifico, ma anche teologico su un punto
ben preciso. Ma, prima di farlo, è necessario circoscrivere
bene il contesto nel quale FC ha realizzato il suo lavoro e restituire
un'ultima volta i princìpi che furono i suoi.
Uomo semplice, ricercatore infaticabile e curioso, di un'onestà intellettuale
fuori dal comune, FC termina dunque in modo anticipato la sua
carriera professionale. Nei suoi spazi liberi, aveva già lavorato
su diversi argomenti che lo appassionavano: le spirali, la materia,
ecc., con lo scopo più o meno cosciente di difendere la
Chiesa e la Fede. Tuttavia ciò non ha niente a che vedere
con l'ampiezza di quel che andrà poi a intraprendere.
Si può dire che il clima sociale e politico degli anni
'30-'37 è un clima di crisi, che lascia trasparire sempre
più chiaramente e in tutti i campi il combattimento anticlericale
delle diverse istanze dell'epoca… ma anche una certa debolezza
a livello del clero. Ora, su cosa si punta in genere per tentare
di "raggiungere" la Chiesa, e di abbatterla, poiché tale è lo
scopo, se non su degli argomenti principalmente scientifici o
scientisti?
Già in passato c'era stato il caso "Galileo",
in linea di massima archiviato, ma che tuttavia viene portato
continuamente a galla con argomentazioni pretestuose all'unico
scopo di contrariare i credenti e gli ecclesiastici di qualunque
grado gerarchico.
Passiamo sul 19° secolo ricco di « scoperte »,
o presentate in ogni caso come tali, in quasi tutti i campi,
pur restando spesso nel campo delle pure ipotesi: basti pensare
a tutto ciò che genererà il sistema evoluzionistico,
con in filigrana la Geologia, la Paleontologia, ecc., ma vale
anche per l'Astronomia, la Storia e perfino la Medicina. Infatti,
il punto comune di molte di queste scoperte, lo si vedrà solo
troppo tardi, è che esse si oppongono, direttamente o
no, alla Creazione e al dato Rivelato.
Perchè?
Del dogma religioso, già ben intaccato, è dunque
la « Scienza » che, poco a poco, andrà a prendere
il posto… e diventare… a sua volta, dogma: una
cosa che non si può toccare. Bisogna dunque crederle,
anche se non si fonda su niente o su poco. É più di
una rivoluzione: è la Rivoluzione … in Evoluzione!
Ciò crescerà sempre più con una disinformazione
e un'occultazione sempre più grandi e sottili.
All'epoca di FC era ancora permesso non essere d'accordo, portare
la controversia. Molti scienziati insorsero con coraggio e determinazione.
Era tuttavia mal conoscere la potenza dell'avversario.
Basta riportarsi ad affari come quelli che opposero Pasteur
a Béchamp, a Duhem, a Plaisant, all'affare Darwin, a Michelson-Morley-Miller-Gale,
ed in certa misura all'affare Champollion, per non attenersi
che alla Scienza e alla Storia, ma è ben lungi dal limitarsi
a queste. « Religione » dei Tempi Moderni, la Scienza
prende poco a poco il posto della Religione Rivelata.
Gli intellettuali credenti non sempre sanno come comportarsi
per difendersi, perché sovente non conoscono o conoscono
poco le armi a loro disposizione, ma soprattutto non conoscono
gli avversari reali né i loro scopi. Aggiungiamoci i conformismi
ambientali, il rispetto umano, la comodità intellettuale
e materiale come pure la tiepidezza morale…
NON SI PUÒ PARLARNE, sotto pena di crimine di lesa-maestà… verso… la « Scienza ».
É così in molti campi. Infrangere il tabù significa
esporsi (quando va bene) ad essere trattati da pazzi, o peggio,
a subire una spaventosa cospirazione del silenzio, o a conoscere
ogni tipo di minacce, di delusioni e di noie. E la ragione è estremamente
semplice, anche se non appare direttamente.
Sarebbe, in effetti, permettere la riapertura di certi dossiers
e processi e ridare vigore alla Rivelazione, che non può sbagliarsi,
ma sarebbe soprattutto dover confessare l'inconfessabile: che
si è presa la strada sbagliata -per delle ragioni ancor
meno confessabili- e che si è insegnato e fatto credere,
da decine di anni, delle cose che si sapeva essere false. Beninteso,
tutto è stato fatto con finezza, con l'apparenza della
verità, aiutati da una tecnica folle e da modelli matematici
creati per i bisogni della causa. Potremmo argomentare per ore...
Ma l'unica cosa che alla fine ci importa, è l'affermazione
forte di ciò che noi teniamo per Vero, aiutati da dimostrazioni
ad hoc, accessibili a tutti (giacché ogni vera scienza
deve poter essere spiegata semplicemente), senza linguaggi astrusi
e tenebrosi e, quel che più conta, da dimostrazioni che
potranno essere verificate da chiunque sia appena un po' sensato
e informato ma soprattutto onesto. In questo senso, la Scienza è senz'altro
una cosa meravigliosa.
ECCO LA POSTA. È ciò che, senza saperlo e soprattutto volerlo all'inizio, FC ha intrapreso.