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Alcune traduzioni di Fernand Crombette relative alla Genesi

Ecco un passaggio dell’interpretazione di Crombette relativo al Paradiso terrestre: "Giudicando saggiamente, il Signore-Dio aveva piantato intorno al centro della terra produttrice un delizioso vasto giardino dal quale, mangiando convenientemente, si era mantenuti in buona salute; è in questo stesso vario giardino che Adamo era stato fatto alla perfezione, sano, eccellente, superiore. Il Signore-Dio, circondando delle sue cure colui che proveniva dalla terra grassa triturata nell'acqua di sorgente, vi aveva messo ciò che occorreva di cose relative alla conservazione dell'uomo in cammino regolare, di frutti necessari all'uomo per rimanere integro; Egli aveva posto una pianta contro le perdite di sostanza, dipendenti dall'usura, che stabiliva una vita gioiosa, ed anche una pianta che scopriva al disubbidiente la conoscenza di ciò che è puro e di ciò che è contro la purezza".

Il peccato originale

"Colui che è stato precipitato nelle dimore inferiori per essere stato ribelle (ne) era molto umiliato. Egli pensò di far mangiare loro ciò che rovina, per trascinare altri con lui nel dolore delle fiamme che bruciano eternamente. Egli prese fraudolentemente la voce di Djehoouôh-Ehélohidjm, contraffece la sua parola di bestemmiatore per dire alla donna che, essendosi allontanata, era arrivata vicino all'albero e camminava intorno: "Perché Ehélohidjm ha avuto un pensiero di menzogna permettendovi di mangiare uno qualsiasi dei numerosissimi frutti ed ordinandovi, invece, che uno solo non doveva esserlo?". La donna rimase in grande stupore apprendendo ciò che le annunciava questa parola fra i numerosissimi alberi; si ripiegò d'un balzo: "Chi è colui che m'insegna ciò che annuncia questa parola contraria?" - "Colui che veglia sempre intorno al giardino", rispose l'empio, a partire dai numerosissimi alberi. La donna diede questa risposta: "Il comando di Ehélohidjm ci permette di mangiare di un albero qualsiasi tranne di quello che Lui stesso, in un giorno che è lontano, verrà a dirci (allora) conveniente. Il sovvertimento di questa legge sarebbe una colpa pagata con la morte".

"Colui che è stato precipitato nelle dimore inferiori, per sviare la mente della donna disse allora ridendo: "Morire? In nessun modo! Ma piuttosto la legge che una colpa sarebbe pagata con la morte è stata decretata da Ehélohidjm per dominare intorno: curvate prima la testa, avrete solo la possibilità di mangiare nel tempo in cui Lui stesso lo consentirà". Il geloso spirito ribelle distruggeva così la fiducia e gettava lo scompiglio nel cuore con questa bestemmia che Ehélohidjm ci teneva a dominare tra gli spiriti. La donna, che fino allora aveva conservato l'innocenza, la sincerità e la fede, vide che questa specie di frutto era a portata di mano, pura e bella, ed essendo stata sedotta dal ribelle che aveva detto ciò che era male, fece ciò che era male: mangiò avidamente ciò che non era permesso e che finiva per dare la morte. Avendo visto che la pianta faceva certamente allungare la vita all'estremo, essa ne diede anche al suo simile e gli disse: "Ritengo che ci è stata raccontata una favola; sostengo che questo frutto non è cattivo". E anche il suo compagno mangiò del frutto proibito. L'ingannatore della donna caduta ruggì e scoppiò a ridere alla riuscita della sua seduzione.

Il primo omicidio: Caino e Abele

"Caino fu piegato dal desiderio verso l'ultima di Adamo, Mineschôh (=bellezza perfetta); sopraggiunsero aspre contestazioni con Abele al quale essa aveva fatto una promessa di matrimonio; virtuosa, essa respinse i propositi d'amore del primogenito: essa amava il fratello che lo seguiva immediatamente; avrebbe portato l'offerta della sua verginità solo a chi avrebbe sposato. Abele fece un sacrificio a Djehoouôh ed anche Mineschôh fece un sacrificio, che fu accolto. E Caino fece un sacrificio come Mineschôh faceva un sacrificio; purtroppo egli fu deluso: il suo emulo era l'unico col quale essa si sarebbe sposata. Ingiustamente Caino si riempì di collera, e progettò di uccidere colui per il quale provava un forte odio perché era geloso. Saggiamente Djehoouôh disse poi a Caino di pentirsi, di astenersi da odiare, di cessare di essere geloso. Invece di pentirsi e ricevere l'assoluzione dalla misericordia celeste, egli ebbe parole di odio. Il Padrone che ha prodotto i germi di vita detesta l'omicidio; conoscendo certamente il fondo dei cuori, Egli ebbe questa parola: "Io detesto l'omicidio; l'ingiusto sarà separato dal gregge. Io gradisco i sacrifici e i doni che si offrono in mia presenza e le parole di adorazione; ma riguardo alla tua oblazione ho giudicato che era cattiva perché sei ribelle alla legge del giuramento (che proibisce) di portar via una donna che ha impegnato la propria parola". E Caino disse poi, per ingannarlo, ad Abele, ramo dello stesso albero genealogico, colui che è stato prodotto dopo di lui: "ti propongo una passeggiata; il tempo è bello, è l'occasione di andare nei campi a visitare le coltivazioni". Dopo averlo condotto solo nelle piantagioni, Caino attaccò all'improvviso Abele, ramo dello stesso albero genealogico, ed uccise colui del quale era geloso".

La discendenza di Caino

"I primi che fecero invenzioni arrivarono in quei giorni; essi assoggettarono la superficie della terra. Per aver appagato le loro inclinazioni all'ardore vizioso e all'impurità, divennero come porci: la loro bellezza finì, la regolarità del loro viso fu distrutta, la loro testa ed il loro volto si deformarono. I rami generati secondo la parola di Dio (Ehèlohidjm), essendosi sposati con i rami generati dalla disgrazia di Adamo, generarono quei grandi uomini che inventarono prodigi, dotti per lanciare parole ispirate, che hanno accumulato immagini in caverne di bestie da preda, maestri che furono potenti in parole e capi proclamati illustri".

"Dio osservò saggiamente dall'alto del cielo che i discendenti di Adamo avevano cominciato a fare dei sacrifici a sculture eseguite da loro, che essi avevano riempito la terra di cattiverie, insegnato false parole, generato figli peggiori di loro, che l'animo degli uomini era inclinato alle azioni cattive e spinto all'impurità, che solo Noè era puro".

Ecco dunque la descrizione degli uomini di cui si ritrovano ovunque i resti e che i paleontologi vorrebbero a torto che fossero i nostri antenati allorchè essi sono stati tutti sepolti dal Diluvio. Noi possiamo trovare una rappresentazione di questi uomini antidiluviani nelle statue dell'isola di Pasqua alle quali Crombette ha consacrato un libro.

La discendenza di Seth

Nell'opera di Crombette, da Seth a Noè vi furono dieci patriarchi che sono nostri antenati e che furono tutti dei santi come andremo ora a vedere. In effetti, il nome di Enos, figlio di Seth, significa: "Fare una cerimonia religiosa in determinate epoche" e la frase che lo concerne si traduce: "Con grande gloria, Enos costituì l'arte dei giorni di grande splendore e la funzione di mettere in pratica le voci per adorare Dio periodicamente". É il fondatore della liturgia. Viene in seguito Caïnan, "Quello che ha edificato una casa consacrata"; egli fu il primo ad aver elevato un tempio a Dio. Il nome di suo figlio Malalèel significa "Egli sorpassa tutto il paese nella lode dell'Eterno". Poi viene Jared "Egli ha prescritto di adorare". Passiamo a Hénoch suo figlio: "Quello che ha lasciato il tempo presente cattivo per un altro" e il versetto che l'accompagna: "Solo Hénoch fu trasportato bruciante di potenza di fronte a Dio. È stato rivelato che egli ritornerà un po' prima che arrivi il giorno in cui Dio purificherà con il fuoco la generazione malvagia". Questo testo è confermato dall'interpretazione tradizionale dell'Apocalisse al versetto 3 del capitolo 10 che ha visto, nei due testimoni annunciati da San Giovanni, Hénoch ed Elia, e dalla seconda lettera di San Pietro (10, 3) che dice che alla fine dei tempi "la terra con le opere che essa racchiude sarà consumata col fuoco". Il nome di suo figlio, Matusalemme, può essere compreso in due modi: "Considerando la corruzione crescente egli desiderava di essere tolto", o: "Il mortale che ha potuto vivere dei giorni molto numerosi". Egli è in effetti l'uomo che è vissuto più di tutti, come conservato dalla tradizione popolare. Veniamo a suo figlio Lamech "L'uomo povero" o "Quello che ha fatto la dedicazione di un tempio splendido". Arriviamo a Noè il cui nome ha numerosi significati complementari: "Quello cha ha avuto una vita molto grande" o "Che ha avuto una progenitura molto grande" o "Quello che ha avuto la prova della benevolenza divina" o, infine, "Egli farà conoscere le cose dell'alto". In effetti, egli è il padre di tutta l'umanità posteriore al Diluvio di cui profetizzò la venuta, e visse in tutto 950 anni. Tutti questi patriarchi furono chiamati i figli di Dio perché ne ebbero a cuore l'onore.

Il Diluvio

La traduzione di Crombette dei versetti da 6 a 8 del I capitolo della Genesi spiega la formazione di un anello acqueo che ha circondato la terra fino al Diluvio:

"Oltre alle parole proferite anteriormente, Dio concepì di nuovo di lanciare una parola per far ruotare in alto un velo anulare come una fascia vischiosa, facendo sollevare le acque profonde come impasto, innalzandole e facendole salire finché il moto le avesse allargate e liberate proiettandole; esse avrebbero così protetto dal caldo eccessivo e dato un arcobaleno variopinto. In tal modo una parte delle acque sarebbe stata separata dall'altra parte delle acque quando esse avrebbero cessato la loro azione. Operando convenientemente a questo scopo intorno (alle acque), Ehélohidjm fece ruotare il sistema che formò in alto un anello; saggiamente, Egli fece salire questo fluido in gocce, il che separò la parte delle acque che erano accumulate nello spazio intermedio, sotto il cerchio universale, estendendosi come un velo sulla sua faccia e ruotando in alto, e separò a fronte la parte delle acque che erano raccolte nel luogo posto al di sotto della faccia del velo che ruotava in alto, il che fu fatto molto convenientemente. Saggiamente, Ehélohidjm chiamò quest'altro spazio avente l'aspetto di un velo che ruotava in alto: il moto circolare intorno ai cieli. Ciò che, prima della Parola, era nascosto al principio, fu, dopo la Parola, ciò che fu visto alla fine. La generazione così prodotta fu la seconda".

La traduzione dei versetti da 17 a 20 del capitolo VII del Libro della Genesi fatta da Crombette col copto, descrive con una precisione scientifica il meccanismo del Diluvio:

"E dopo il tempo opportuno, si versò allora il cerchio celeste per 40 giorni sulla superficie di questa terra malvagia, e così perirono gli esseri sparsi su di essa. Così le copiosissime acque dell'alto si alzarono abbondantemente in modo tale che la grossa arca galleggiò sola sulla superficie della terra; così si sollevarono i vasti cumuli delle copiosissime acque dell'alto versate. Solo quelli che erano raccolti, mandati prima, navigavano veramente, andandosene sulla superficie della terra senza nemmeno una goccia d'acqua nella grossa arca; e di fronte a loro, le copiosissime acque dell'alto subentrando rapidamente ad altre copiosissime acque dell'alto, sommersero gli abominevoli nella loro sovrabbondanza (mentre) la cassa riempita navigava veramente, andandosene sulla superficie della terra; la crosta ne fu così abbondantemente avvolta; esse oltrepassarono perfino le più alte vette e raggiunsero rapidamente un grande spessore, accumulandosi in modo tale che quando l'involucro sospeso in moto circolare intorno ai cieli arrivò ad esaurirsi, superavano di 15 grandi cubiti le cime dei luoghi estremi, il che mise gli abominevoli nella sovrabbondanza delle copiosissime acque dell'alto, e così la loro abbondanza oltrepassò anche le vette della crosta".

Si può stupirsi che l'acqua caduta dall'anello acqueo abbia potuto sormontare le montagne più alte. Questo fenomeno si osserva nelle piogge dei temporali dove l'acqua può coprire le strade per vari centimetri in pochi istanti. Ciò è dovuto al fatto che la pioggia cade più velocemente di quanto possa scorrere. È stato così anche durante il Diluvio che è durato quaranta giorni e quaranta notti senza interruzione con un'abbondanza ed una velocità prodigiose. L'acqua caduta rappresentava la metà del volume degli oceani; essa proveniva da molto in alto e verticalmente; quando arrivava sulle montagne la sua caduta diveniva obliqua ed era frenata dal suolo; era pertanto più lenta e l'acqua si accumulava sulle sommità prima di scendere verso il fondo. Guy Berthault ha potuto dimostrare con degli esperimenti, fatti in un laboratorio del Colorado, che è sotto l'azione di queste correnti che si sono formate le rocce sedimentarie.

Resta da capire come l'acqua potè rimanere su tutta la terra per 150 giorni (come dice Mosè al versetto 24 del capitolo VII della Genesi). Crombette ne dà una spiegazione molto semplice partendo dalla sua scoperta del fatto che la terra è composta da una scorza all'interno della quale Dio ha spostato in diversi momenti una "terrella piriforme". È bastato che durante la prima parte del Diluvio Dio ponesse la prominenza sotto l'oceano Pacifico prima della deriva dei continenti perché il continente primordiale fosse sommerso. In seguito, Dio ripiazzò la prominenza sotto il monte Ararat perché l'arca vi si depositasse e la terra si asciugasse. Infine, come dice il v. 5 del capitolo 9 interpretato con l'aiuto ndel copto, Dio separò i continenti a partire dal primo giorno del decimo mese: "E le copiosissime acque dell'alto, riunite a quelle del basso, rimasero ai margini della superficie della terra, sparse lontano nell'acquietamento fino al decimo mese. Giunto al primo giorno di questo decimo mese, avvenne una grande agitazione; la superficie, inizialmente messa insieme, si spezzò e si separò violentemente (in pezzi) che furono spinti".

L'ubriacatura di Noè e le sue conseguenza

L'interpretazione di Crombette apporta delle precisazioni sul modo in cui Noè venne ubriacato da sua moglie e come lei, poi ripudiata, suscitò il ritorno di una parte dell'umanità all'idolatria: "La moglie di Noè, rinnovando (quella d') Adamo, essendo nuda e seducente, lo fece bere molto; deliziandosi estremamente, egli si ubriacò, andò barcollando e perse i sensi, ed evacuò il suo vomito; eccitato dal liquore preso, andò a letto, essendo spinto ad imporre ciò che è il diritto del matrimonio; poi, avendo voglia di dormire, si tolse la veste che gli copriva le gambe e mostrò la sua nudità, lasciando la porta socchiusa, il che permetteva d'entrare. Vedendo l'apertura, l'ultimo ramo di Cam, che era cattivo, si introdusse attraverso la porta e, osservando le parti genitali, invece di celarle, andò a dirlo a lui che, senza neanche allontanarsi, si rallegrò molto perché il capo svelava la sua regione inferiore, messa a nudo, (e) ridendo, lo disse subito fuori a Sem e Jafet: costoro, temendo di offendere la stima data al capo, rifiutarono la vista delle cosce e delle parti genitali del capo che aveva generato i figli. I fratelli del rampollo iniziale dichiararono intoccabili le parti genitali del primo che aveva diffuso la vita intorno e che, mediante i suoi primogeniti, avrebbe aggiunto germi fino al cerchio universale delle acque; camminarono fin là, entrarono alla rovescia nella casa verso il capo che metteva a nudo il suo calore, e gettarono una coperta su colui il cui ardore aveva diffuso la vita intorno e, mediante i suoi primogeniti, lontano. Lasciando la casa in cui il capo metteva a nudo il suo calore, chiusero la porta con gran cura".

"Quando Noè, avendo (ritrovato) il suo buon senso, ebbe tolto ciò che lo copriva, vide la sua vergogna; egli l'addebitò al fatto che la sua corruttrice era stata quella da cui erano usciti i suoi figli; lasciò il suo letto, si vestì; i suoi figli vennero alla sua presenza; i saggi gli dissero ciò che lo riguardava e poi disse: "Questo cane maledetto di Canaan sia allontanato, l'abominevole che, avendo trovato la porta socchiusa, ha mancato alla stima della persona del capo iniziale; il capo maledice la sua razza". E il capo disse poi, alzando la sua voce, un'invocazione a Dio affinchè estendesse verso Sem la parola di protezione tolta a Canaan, l'uomo cattivo. Egli disse al Dio del cielo, Ehélohidjm: "La parte di Jafet che ha detto di coprir(mi) per far scomparire il disonore, il mio ultimo ramo, sia la migliore". Egli disse a Sem di impadronirsi della superiorità e di allontanare dalla sua faccia Canaan, l'uomo cattivo. E Noè, tormentato per quanto era stato fatto di contrario, essendovi stato portato dalla sua sposa che, per mettere in ardore la sua carne, aveva (fatto) bere il suo uomo, la congedò a vita. Disgraziatamente, essa introdusse l'idolatria, formando un culto religioso con danze convulsive, senza vesti. Noè, al quale era stato fatto sapere che la madre degli uomini, da lui congedata a vita, aveva purtroppo introdotto l'idolatria e stabilito danze senza vesti, morì".

La confusione di Babele

"Fino a quel tempo, la moltitudine raccolta sulla superficie della terra aveva avuto una sola lingua, la più adatta ad esporre veracemente le cose, quella stessa data da Dio che l'aveva ideata. Vi fu un tempo in cui i rami, avendo procreato abbondantemente, si misero in cammino e si diressero nella regione del sud; volendo occupare luoghi coltivabili più vasti, essi portarono i confini dei loro possedimenti iniziali più lontano sulla superficie della terra."

Il gruppo dei figli di Cam desiderò occupare il Sennaar (la Mesopotamia). E poi l'uomo-capo disse a proposito: "Andiamo ad adorare il sole che è più alto, che ci fornisce le cose a sufficienza; facciamo un monumento a sua immagine! Noè ha dato le parti ai suoi rami ed ai loro rampolli: tuttavia adoriamo il sole che fa maturare; facciamo sacrifici al sole che fa maturare ed accresce nello stesso tempo i legumi; il capo gli ha promesso un monumento e una statua per trasformare il castigo in opulenza; se vogliamo avere giorni propizi, le grandi mietiture e i legumi di cui abbiamo bisogno, facciamogli sacrifici propiziatori di prigionieri."

E poi disse: "Allora, prima bisogna fornire a sufficienza le cose riguardanti il monumento voluto per esser fieri di offrire (al sole) un repositorio. Per fare muri poderosi, tritare argilla in cui si introdurrà paglia, modellare, far asciugare prima di cuocere, ciò fino a raggiungere le nubi che sono sospese in moto circolare. Sarà scritta la consacrazione del tumulo al sole; ne conseguirà che le bocche proclameranno la nostra gloria. Sem si è diffuso; noi abitiamo vicino a lui; i rami e i rampolli della sua nazione ci aiuteranno a rinnovare la faccia della terra."

Dio progettava di castigare queste parole di bestemmia del capo: "Essi fanno al sole un abominio. Ecco che questi malvagi hanno fatto muri poderosi ed ecco argilla macinata nella quale è stata introdotta paglia accumulata in grandi quantità dalla moltitudine dei cattivi rami e rampolli del capo Adamo". In senso contrario, Djehoouôh poi disse: "Il Padrone distruggerà col fuoco dall'alto la massa abominevole che i ribelli hanno incominciato a costruire fin là; la vetta, colpita violentemente, andrà in polvere; i ribelli se ne allontaneranno; le immagini, infrante, saranno distrutte, l'iniqua consacrazione al sole annientata. I ribelli più cattivi se ne andranno alle estremità; Io corromperò il linguaggio di questi abominevoli volgendo le loro voci in ogni senso; essi non si capiranno più; così confusi, si disperderanno; e sarà annientato così il fragore della loro iniqua consacrazione al sole; i cattivi, umiliati, saranno scompigliati, i seguaci del peccatore castigato, Cam, abbandoneranno la grande muraglia, dispersi così dal cumulo di seduzione. Le diversità di linguaggio priveranno gli uomini cattivi, indotti a fuggire, di una consacrazione in massa al sole".

Dio divise allora la lingua d'Adamo in un gran numero di idiomi diversi dispersi secondo i rami e i rampolli, ed inviò i cattivi da una parte e dall'altra sulla superficie della terra. Questi, che erano sani di mente, ne lasciarono un altro che parlava con una pazzia furiosa contro i cattivi che avevano fatto la potente muraglia. Da allora, le nazioni dicono guardando questo luogo folgorato, crollato e distrutto da un grande terremoto: "Le voci disunite a causa di Cam che si è opposto alla voce di Dio". I cattivi indotti a fuggire con lui furono mandati da una parte e dall'altra della superficie della terra; così la turba dei seguaci di Cam, fuggendo il grandissimo miracolo di Dio, le nazioni dei rami e dei rampolli inviati da una parte e dall'altra, si sparsero qua e là sempre più sulla superficie della terra."

Costatiamo, con lo studio delle lingue antiche, che la lingua primitiva doveva essere monosillabica, con la conseguenza che le stesse sillabe dovevano servire a designare più cose. I popoli primitivi dovevano rimediare alla possibile confusione dando alle parole degli accenti diversi secondo il senso che si voleva loro attribuire.

Senza nulla cambiare alle radici ed al loro potere evocatore, Dio portò gli uni e gli altri a scegliere una porzione della costellazione semantica attaccata alle sillabe, e a selezionare, per comporre i loro pensieri, questo o quel suffisso e ordine di composizione. Aggiungendo le alternanze delle consonanti e la mutazione delle vocali, diveniva impossibile "comprendersi" reciprocamente. La lingua primordiale era diventata "confusa" non tanto nel suo testo (le radici non sono variate), ma nelle menti. E, nell'impossibilità di intendersi, gli uomini si dispersero.

La confusione delle lingue, una Pentecoste al contrario:

Che Dio abbia messo uno spirito di divisione tra gli uomini e che gli uni abbiano adottato un accento per designare una cosa mentre gli altri un altro, ed ecco l'intesa impossibile.

Lo stesso Spirito, che a Pentecoste ha potuto far sì che degli Apostoli ignoranti si mettessero a parlare simultaneamente le lingue di tutti i loro uditori provenienti da diversi paesi, ha potuto allo stesso modo far sì che quelli che avevano parlato la stessa lingua non si comprendessero più. Ora, questo Spirito Divino discese nel Cenacolo veicolato da un vento impetuoso a dal fulmine. Non potè agire a Babele allo stesso modo? Pertanto, quando qui Dio dice "Scendiamo", questa parola ha il suo senso proprio e la traduzione è questa volta esatta.

Non potendo più intendersi, gli uomini si separarono. Ciò che dà bene l'idea della confusione delle lingue sono le discussioni interminabili che i linguisti moderni hanno avuto sul significato stesso della parola Babele.

Significato primo della parola "Babele":

Il nome di Babele doveva essere quello della città e non della torre, giacchè questa non è detta Babele ma Torre di Babele. Noi non ne cercheremo l'origine nell'assiro o nell'accadico e neppure nell'ebraico, come hanno fatto molti studiosi, ma nella lingua stessa dei principali costruttori della città: gli Egiziani. In effetti, Cam fu adorato sotto il nome di Bel, ed ecco il perché. Cham o Hâm era quello che è bruciante di passione, calidus, in copto Schêm o Hêm. Ma calidus si dice anche nella stessa lingua Berber, parola dove la radice Ber si è, secondo una regola di linguistica, mutata in Bel; ecco perché gli arabi dicono torre Bolsoph in luogo di Borsoph. Il prefisso Ba, in Babele, equivale a Pa, che è la proprietà di. Pertanto, Babele significa ciò che è la proprietà di Bel o Cam. Ecco quale fu il senso primo della città vicina alla torre. Quanto a Babilonia, essa significa: le pietre (ône, lapis) che appartengono a Bel.

La torre elevata in onore di Bel era dunque un altare eretto alla divinizzazione della passione carnale e del vizio sfrenato che Bel aveva fatto trionfare.

Significato della parola "Babel" dopo la Dispersione:

Il secondo signifcato di Babele, quello indicato dalla Bibbia, dovette esserle dato alla Disporsione. È bastato, come dice Vigouroux secondo Oppert, un accento, e Babele è divenuta Babel, confusione da Dio, Dio si è così "burlato" degli uomini; Egli li ha ridicolizzati col nome stesso di cui si erano serviti per glorificarsi. D'altronde, la Bibbia non dice che la città era stata chiamata Babel, confusione, ma che essa fu (dunque dopo la Dispersione) designata col nome di Babel, confusione.

Ceshe 1999 -