Testata


Dalla rivista Science et Foi – anno 1998

UN'ALTERNATIVA TEOLOGICA ALLA GRAVITAZIONE UNIVERSALE



Yves Nourissat

Dopo la pubblicazione dei Principia di Newton e la nascita della meccanica celeste, la gravitazione universale non è mai stata rimessa in questione nel suo principio, anche se uno studioso eminente come Maurice Allais ha mostrato, con i suoi esperimenti sul pendolo paraconico(1), che essa era erronea, il che gli valse l'inimicizia del mondo scientifico, il silenzio sui suoi lavori e la chiusura del suo laboratorio: non si attacca impunemente Newton!

Lo studio molto interessante dell'erudita americana Paula Haigh sull'empirismo di Galileo(2), nel quale mostra che il grande torto dello scienziato fiorentino è di avere staccato il movimento dalla sua causa prima che è sempre divina, ci è apparso un'alternativa molto semplice alla gravitazione universale, dove Dio ritrova il posto che non avrebbe mai dovuto perdere come causa dei movimenti dei corpi celesti e dei missili spaziali.

Il punto di partenza è nella Bibbia: è un versetto del Libro della Sapienza dove lo Spirito Santo, per bocca di Salomone, ci dice che “Dio ha creato tutto con peso, numero e misura”, e un'altro del Vangelo di San Matteo in cui Nostro Signore ci dice: “Dio fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi e piovere sui giusti e sugli ingiusti”.

Appare che, se la tavola sulla quale scrivo resta al suo posto, non è perché è attirata dalla terra, ma è sotto l'effetto del peso che Dio le comunica. Ed è Dio che fa cadere ogni goccia di pioggia sempre per effetto del suo peso. Il peso non è una costante: esso diminuisce con l'altitudine, come dimostra il fatto che quando si sposta un gravimetro dal suolo di una strada sul marciapiedi, il suo ago indica una diminuzione del peso. Molto più lontano dalla terra, le navette spaziali possono essere in a-gravità, cioè il loro peso è quasi nullo. È lo stesso per i satelliti geostazionari che restano nello spazio.

La gravità non è diretta da Dio solamente verso la terra come credeva Aristotele, ma anche verso i corpi celesti come mostra l'atterraggio delle sonde spaziali sulla luna e sui pianeti. Allo stesso modo, questi non sono attirati dal sole come supponeva Newton, ma sono mossi da Dio, se si ammette, come dimostra Crombette nella sua traduzione della Genesi, che essi sono stati lanciati dall'astro del giorno nel momento della Creazione per un'accelerazione della sua rotazione(3). Notiamo che questa scoperta permette di render conto della ragion d'essere della terza legge di Keplero. Qui interviene il fatto della conservazione, da parte di Dio, dell'impeto comunicato all'espulsione, come aveva ben visto San Tommaso nella sua teologia dell'impetus(4). È lo stesso per i satelliti, che non sono sottomessi a un equilibrio ipotetico tra attrazione con la terra e forza centrifuga, come vorrebbe Newton, nel loro movimento kepleriano, ma a un'azione divina intervenente col peso, l'altezza e la prosecuzione o conservazione dell'impetus per il movimento orbitale operato da Dio.

Il Creatore ritrova dunque il Suo posto come Causa prima di ogni movimento dei corpi celesti, naturali e artificiali. La Provvidenza amorosa ritrova i suoi diritti nel governo dell'universo e si sostituisce al determinismo impersonale servito da Newton con la meccanica celeste: il cielo non è un orologio o una macchina come pensavano Voltaire e Laplace, ma una creatura di Dio. Noi possiamo di nuovo esclamare col salmista: “i cieli narrano la gloria di Dio” contemplando i movimenti dei corpi celesti attorno alla terra.

Possiamo così, come incita il certosino autore di “Amore e Silenzio(5), imparare a vedere Dio presente in tutta la Sua Creazione e riscoprire la prima prova della Sua esistenza alla scuola di S. Tommaso d'Aquino nell'origine del movimento di tutto ciò che si muove, dal movimento browniano a quello del mare e del vento fino a quello dei corpi celesti.


1 . - L'anisotropie de l'espace , Editions Clément Juglar, Paris.
2 . - Disponibile presso il Ceshe France.
3 . - Galileo aveva torto o ragione? Edito dal CESHE.
4 . - Disponibile presso il Ceshe France.
5 . - Collezione “Livre de Vie”.

Ceshe 1999 -